Incontro con Marco Tomatis -appunti-

 

Scrivere un libro non è difficile, ma c’è bisogno di conoscenze tecniche e della scelta di idee.

 

Un libro parte da un’idea forte, che si ottiene da esperienze proprie o anche di altri.

 

Servono immaginazione e fantasia e la conoscenza della lingua con cui si scrive (regole grammaticali e sintattiche).

 

C’è bisogno di concentrazione.

 

La prima domanda per scrivere un libro è: a chi si rivolge?

 

Bisogna pensare all’età dei lettori, che possono essere: bambini, ragazzi o adulti.

 

Serve pensare ai contenuti e alla scrittura giusta per l’età del lettore.

 

Se un autore scrive per ragazzi, difficilmente scrive per adulti.

 

La base del libro è l’incipit, ovvero la parte iniziale, che si legge subito, e che introduce personaggi, luogo e tempo.

 

Per scrivere per bambini si utilizzano o parole semplici e molte immagini, mentre per scrivere per ragazzi si utilizzano meno illustrazioni e un lessico più complesso.

 

Si usano scritture più complicate a seconda del pubblico a cui ci si rivolge.

 

La prima scelta da fare per scrivere un libro è avere un’idea forte (Promessi Sposi, Iliade, Odissea) anche per qualunque attività ricreativa.

 

Molte volte i libri vengono scritti a quattro mani (da due autori).

 

La seconda scelta è quella di nuove idee, che molte volte nascono dal niente.

 

Successivamente bisogna svilupparle, soprattutto se sono complicate (Shoa), e poi si procede con la scrittura del libro.

 

Alcuni libri che hanno avuto successo sono basati su idee complicate come l’Olocausto o le Olimpiadi di Berlino del 1936 (prime trasmissioni televisive a servizio chiuso); uno di questi è la storia di Ester, la bambina che porta i fiordalisi a Hitler e fa una riverenza davanti a lui durante questo evento sportivo.

 

La scena usata dura meno di dieci secondi ed è stata presa da un video, probabilmente la ragazzina potrebbe essere ancora viva (90 anni circa).

 

Nel racconto lei era una bambina nata da una madre tedesca e un padre ebreo e praticava ginnastica ritmica.

 

Per avere idee come questa bisogna cercarle su video o documenti.

 

Il passo successivo è creare i personaggi principali, i protagonisti, e dare loro un carattere per dare vita alla storia.

 

Ne è un esempio la storia di Massimo, un bambino, i quali genitori sono stati convocati ad un colloquio dalla scuola.

 

In questa storia sono presenti le riflessioni del bambino sulla scuola e la presentazione di Massimo al lettore.

 

Il personaggio principale è Massimo, quelli secondari sono: i genitori, le maestre, i compagni e la bidella Lucia ( sono tutti personaggi studiati nel dettaglio).

 

Successivamente bisogna cercare i nomi di tutti i personaggi.

 

Servono nomi che colpiscano il lettore e che abbiano rapporti di contrasto (Ester, Massimo).

 

Un esempio è Fortuna, il suo nome colpisce molto.

 

Anche i soprannomi devono colpire e devono essere forti ed efficaci.

 

Tutti i nomi non sono mai coincidenze.

 

La trama di un libro deve essere conseguente, quindi deve continuare, e deve essere logica.

 

Per esempio per un libro storico è fondamentale una documentazione, perché per farlo bisogna avere conoscenze.

 

Nella trama di un libro la scrittura deve essere calibrata all’età del lettore e lo scrittore deve suscitare emozioni.

 

È fondamentale una cosa: non importa la trama, ma come essa viene raccontata.

 

C’è bisogno di scegliere parole giuste prima di scriverle.

 

Non bisogna usare slang che utilizzano i giovani, perché cambiano dopo poco tempo e quindi durano poco, ma soprattutto perché sono legati ad un certo territorio, anche a poca distanza (200 modi per dire “marinare la scuola”).

 

Si devono utilizzare parole conosciute su tutto il territorio nazionale.

 

In un testo la punteggiatura deve essere corretta (punti, virgole, accenti e apostrofi).

 

Per i dialoghi non si utilizzano le virgolette (“...”), ma si utilizzano le caporali (<...>).

 

Dopo ogni punto alla fine di una battuta di dialogo si va a capo.

 

Le ultime cose da scegliere per scrivere un libro sono la copertina e il titolo.

 

La copertina la sceglie solitamente la casa editrice, mentre il titolo si sceglie collettivamente.

 

L’Editing è fondamentale per la revisione di un libro.

 

Molte volte l’editor fa delle correzioni del testo prima di pubblicarlo (segnalate in rosso), rivede la struttura della trama, segnala le incongruenze del romanzo (segnalate in giallo), controlla il sistema dei personaggi e ipotizza nuove idee (morte personaggi).

 

Inoltre fa delle annotazioni per avvisare l’autore.

Matilde