TI PRESENTO UN'AMICA


In questo testo non parlerò né di pesci canterini,né di vecchi che si arrampicano sulle pareti della casa di riposo, ma di una persona per me molto importante, che mi ha sempre sostenuto e sempre ci sarà, con le sue battute, le sue risate isteriche, i suoi pianti paranoici e le calze delle principesse, con cui saltella per casa cercando di evitare il cane.

 

Si chiama Gabriela, non Gabriella, Gavinuccia o Gelsomina o tutti quei nomignoli che le attribuiscono le persone, che fanno morire dal ridere.

 

La conosco da circa sette anni, ma il nostro vero incontro è stato esattamente due anni fa, alla cena di classe di quinta elementare, quando con una sola e semplice parola, che ora non pronuncerò per non scandalizzarvi, abbiamo cambiato il nostro futuro, da un sentimento di odio profondo, a una vera e propria amicizia.

 

Lei ha un carattere piuttosto difficile, è molto testarda e a capirla neppure lo psicologo di fama mondiale ci riuscirebbe, ma ammetto che, quando vuole, (sorvolando il fatto che non vuole), riesce a migliorare, giorno per giorno, con qualunque persona che incontra.

 

Litighiamo di continuo, certe volte ci chiediamo come facciamo ad avere questo rapporto, siamo in disaccordo su tutto, non abbiamo molto in comune ,ma con quel poco che resta abbiamo costruito un’amicizia fantastica.

 

Spesso ci alleniamo a pallavolo insieme, lei è la mia coach, visto che ha molta più esperienza di me.

 

Certe volte ci vediamo in giro per Savona e in un secondo ci trasformiamo in bambine di quattro anni, con lo zucchero filato in mano e senza pensieri o problemi, o forse un po' di problemi li abbiamo, ma psicologici!

 

Un giorno ci eravamo messe d'accordo per un  pigiama party, di cui preferisco non narrare lo svolgimento, ricordo solo che sembrava fosse entrato un procione affamato in camera mia.

 

Di solito non parliamo delle cose da ragazze normali, come trucchi, ragazzi o cose simili, né tantomeno dell’andamento economico del nostro paese, bensì di persone, ma non tipo stalker o spie, no no, siamo troppo brave per fare queste cose.

 

Uno dei tanti episodi divertenti, come sempre del resto, è stato il nostro concerto, proprio così, un concerto, immaginate…

 

Abbiamo suonato “Follow the Sun” , divenuto disco d'oro, o di cartone, dipende dai punti di vista.

 

Insieme ridiamo di continuo, in qualunque circostanza, con qualunque persona che incontriamo, a parte quelle che scappano spaventate, ma anche in quel caso la scena è divertente, quindi un motivo in più per ridere.

 

A questo punto ho molti episodi esilaranti, come il trucco per il Carlo Felice, il paletto del ristorante o il cameriere caduto per terra, adesso però non mi dilungo oltre, quindi, l'unica cosa che posso dire, è grazie, per tutti i bellissimi momenti passati insieme.

Emma

 

SCRIVERE DI SE'


LUCA, FRANCESCA, DAVIDE



PAGINE DI DIARIO


PENSIERI IN ORDINE ALFABETICO-DIARIO


09/02/2019
Oggi una  splendida giornata di sole ti scalda come quando si è sotto alle coperte.

 

-Gabriela

 

 

 

10/2/2019

Ho imparato che prima di agire bisogna riflettere.

 

- Jacopo

 

 

 

11/2/2019
Con questo grande sole mi sento libero come il vento e rilassato come l’acqua.

 

- Matteo

 

 

 

12/2/2019

 

In questo momento,non desidero altro che spunti il sole sul mare, come quando, ad un concerto, aspetti il ritornello della tua canzone preferita

 

- Emma

 

 

 

13/2/2019

 

Oggi è stata una giornata così bella che mi sarei sdraiato a terra a rilassarmi.

 

-Francesco Raffaele

 

 

 

14/2/2019

 

Oggi mi sono soffermato a guardare due anziani passeggiare mano nella mano, e sono rimasto colpito da come si volevano bene, notando nella coppia molta dolcezza, nonostante la loro  età

 

-Gabriele

 

 

 

15/2/2019

 

È bello vincere una partita di basket quando hai una squadra, composta da grandi amiche, che ti sostengono e ti aiutano in campo, ti fanno i complimenti e ti danno consigli utili per giocare bene.
La vittoria è stata grandiosa.

 

-Matilde

 

 

 

16/2/2019

 

Il cielo la mattina è nuvoloso, ma, mano a mano, si schiarisce trasformando l’inverno in primavera, il freddo scompare per lasciare spazio ad un tiepido calore e ad un fresco venticello che accoglie la natura a braccia aperte.

 

- Francesca

 

 

 

 

 

17/2/2019

 

L’amore,  un qualcosa di inconcepibile, che ti fa camminare a tre metri da terra, la persona che ami, che sia dello stesso sesso, o di quello opposto, non importa, nel momento in cui ti guarderà, dritto negli occhi, ti farà sentire il cuore esplodere, ti farà tremare, sudare, e  scappare, perchè è un’emozione che il cervello non ha ancora ben concepito

 

-Tommaso

 

 

 

18/2/2019

 

Questa mattina mi sono alzata e ho pensato quanto fosse bella la vita quando  vivi vicino alle persone che ami.

 

- Irene

 

 

 


19/2/2019

 

Oggi è una bellissima giornata perché tra poco festeggio il mio compleanno e sono felicissimo

 

- Loris

 

 

 

20/2/2019

 

Oggi il cielo si è timidamente schiarito, la primavera si sta risvegliando,  un caldo flebile la annuncia e scaccia un po' il rigido inverno.

 

- Daniele

 

 

 

21/2/2019

 

Oggi è stata una giornata movimentata per me: ho avuto il mio ultimo saggio di violino,  una gara di atletica, ed ho mangiato chili su chili di farinata, infatti ora sto scoppiando!

 

- Elvis

 

 

 

22/2/2019

 

Oggi sono ancora stupito della giornata che ho passato con mio padre da soli in montagna, è stata la giornata più bella dell'ultimo periodo. Siamo partiti alle 8:00 per andare a sciare e abbiamo sciato fino alle 14:00 e anche se eravamo da soli ad Artesina ci siamo divertiti un sacco, poi abbiamo mangiato in un locale dal nome ridicolo ( Bidone ) un hamburger enorme e delizioso, infine  siamo andati a giocare a calcio sulla neve e morivamo dalle risate a causa delle mie  frequenti scivolate. Siamo tornati a casa contenti di quello che avevamo fatto insieme.
Prima di andare a dormire, ho scritto il pensierino.  Questo fine settimana tra padre e figlio non me lo dimenticherò mai e sarà sempre nel mio cuore.

 

- Gabriele

 

 

 

23/2/2019

 

Il vero amico è colui che ti sta sempre accanto, che farebbe di tutto per aiutarti, la spalla su cui piangere, quella persona con cui stai benissimo, che ti dà consigli e ti supporta.
L'amicizia è  questa, l’amicizia è aiutarsi l’uno con l’altro e essere sempre uniti.

 

- Tommaso

 

 

 

24/22019

 

Oggi mi sono alzato dal letto e nonostante il bel tempo mi chiamava per affrontare la giornata, io volevo rintanarmi nel letto come fa un ghiro d'inverno nella sua tana.

 

-Samuele

 

 

 

25/2/2019

 

Oggi è una giornata solare. Mi sono immersa nella natura. Ho viaggiato con i miei pensieri alla ricerca di pace

 

-Sofia Maria

 

 

 

26/2/2019

 

Penso che chi ha fatto uno scherzo che potrebbe costare Caro, debba dirlo prima che succeda qualcosa di grave.

 

- Alessandro

 

 

 

28/2/2019

 

Quando vedo il mondo dalla finestra, mi sento come il mio pupazzo di neve del carillon, imprigionato all’interno della sua sfera di vetro, senza libertà e così penso sempre ai bei momenti passati fuori a giocare e alla mia libertà, mentre  il pupazzo rimane  sempre chiuso nel suo mondo.

 

-Alberto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


diario dell'8 febbraio, scrivere su imitazione, Cesare Pavese


 

 

 

8 FEBBRAIO 2019

 

CARO DIARIO,

 

 

 

 

 

Alla mia età non so più giocare come facevo un tempo

 

(Francesco)
Quando penso al futuro fantastico troppo

 

 (Davide)

 

Questa mattina di sole volevo volare via e invece sono rimasto a terra

 

(Francesco)
È bello vivere se gli amici non ti abbandonano

 

(Davide)

 

Un amico è la tua vita

 

( Francesco)

 

Un amico è una persona indescrivibile, ci sarà sempre nel momento del bisogno e nel momento di paura.
Amore significa provare sentimenti che non tutti hanno la possibilità di provare.
Alla mia età vivere nel mondo è un grande avventura piena di ostacoli.
Ai giovani si dice:- Bisogna rialzarsi a ogni ostacolo, superando i pericoli a testa alta.

È bello vivere, se vivi a modo tuo, senza tanti problemi nella tua testa.

 

Jacopo, Matteo

 

Amare significa …  Non c'è modo per descriverlo, una sensazione bellissima, inimmaginabile, faresti di tutto per quella persona, cammineresti nel fuoco per vederla sorridere. Vorresti morire abbracciata al lei .
Un amico è … Una persona pazza quanto te, con cui fare cavolate, con il quale fare tutto insieme, che supporterà l'amico come un fratello, con cui sfogarti nei momenti difficili.
Il mondo in cui vivo è … In distruzione, sta collassando, morendo lentamente, ma è a questa che serve l'arte di arrangiarsi, trovare una “ cupola di luce “, che sia una persona, un oggetto, una passione, che ti faccia sorridere grazi, a loro riuscirai ad affrontare tutto.
Ai giovani si dice … Non ti demoralizzare, ce la farai, devi solo impegnarti di più, non avere paura, ecc… Ma quante facciate bisogna prendere per imparare??

 

Tommaso, Loris

 

Essere giovani significa avere tutta la vita davanti e pensare al proprio futuro.
È bello vivere se all'amicizia si aggiunge una vicinanza nel momento del bisogno.
Questo mattino di sole illumina la mia giornata e mi rende felice come dovrei essere tutti i giorni della mia vita.
Quando penso al futuro mi chiedo cosa succederà e come sarà la mia vita.
Un amico è un compagno che condivide emozioni, sentimenti e pensieri ed è sempre presente, anche quando è lontano.

 

Matilde Alessandro

 

 

È bello vivere se intorno a te hai persone con cui condividere esperienze .
Essere giovani vuol dire essere come una farfalla liberi
Quando penso al futuro penso di realizzare i miei sogni però molte volte non si realizzano
Alla mia etá non si pensa al futuro, ma al presente e si è spensierati
Il mondo in cui vivo è bello pieno di avventure ed esperienze  e momenti tristi e divertenti

 

Gabriela E LUCA


Essere giovani vuol dire pensare al divertimento.
Quando penso al futuro penso alla mia avventura da adulto.
Il mondo in cui vivo è come casa mia, tutti si accettano come sono.
Dopo la lettura di Tredici ho pensato quanto fosse brutto essere bullizzati.
Un amico è la tua anima gemella  e sa sempre come aiutarti.

 

Tommaso, Gabriele

 

Un amico…… è una persona sempre fedele e pronta ad aiutare, a incoraggiare nei momenti difficili, non volta mai le spalle e tratta con affetto e gentilezza
Essere giovani…… vuol dire non pensare alle difficoltà della vita, ma affrontarla a testa alta
Quando penso al futuro…… non mi immagino in un mondo perfetto…
Il mondo in cui si vive…… non è affatto semplice, anzi è un sentiero contorto, ma un mondo infinito che ognuno può arricchire, dare il proprio contributo
In questa mattina di sole…… invernale, tra le nuvole spunta un bagliore di luce che man mano si impossessa del cielo rendendolo colorato, impossibile non essere felici

 

Francesca, Gabriele

 

Essere giovani vuol dire avere ancora tante cose da imparare.

 

Alla mia età la mia vita è spesso superficiale

 

Quando penso al futuro penso ad una vita nuova che verrà.

 

È bello vivere se si hanno i propri cari a fianco che ti sostengono nei momenti di difficoltà.

 

Il mondo in cui vivo è pieno di opportunità da non perdere, devo afferrarle al volo

ELVIS, IRENE, ALBERTO

 

 

 


 

 

10 gennaio

 

 

 

Caro Diario,

 

oggi voglio parlarti del mio primo incontro con una persona molto speciale per me, questa persona è una ragazza che ho incontrato il mio primo giorno di asilo, si chiama Sofia è una ragazza gentile, simpatica e a modo suo divertente.

 

Io ho ancora buoni rapporti con lei certo sono passati 10 anni da quando siamo amiche, ma io e lei abbiamo ancora un legame che ci unisce e ci tiene unite.

 

Era  una giornata abbastanza soleggiata un po' freschina: io ero combattuta da diversi  sentimenti: uno era quello di affrontare la novità è di andare all’asilo, una cosa nuova per me,  ma l’altro sentimento era una tristezza infinita, tanto che mi è stato detto che io, il primo giorno,  non mi staccavo da mia madre e ci è voluto tanto tempo dal farmi stare lì senza di lei.  Io rimanevo con la maestra a parlare e disegnare, tanto che una in particolare mi è rimasta impressa: la maestra Angela. Ma  ad un certo punto mi si avvicina una bambina che mi porge una bambola e gioca con me,  da lì inizia la nostra amicizia.

 

Lei era bassa, castana di occhi e di capelli e con occhiali, questa bambina credo mi sia sembrata simile a me, ma lei era forte e divertente,  era il  motivo per cui andavo all’asilo.

 

Gabriela

 

 

 

 

 

23 gennaio

 


Caro Diario,
oggi voglio parlarti di Gabriele, il mio migliore amico.

 

È un mio compagno di classe e l’ho conosciuto in terza elementare, quando ho cambiato scuola. Ho frequentato infatti la prima e la seconda elementare ad Albisola Superiore, perchè a quel tempo mia mamma insegnava lì.

 

All’inizio ero molto preoccupato del cambiamento, avevo paura di non farmi nuovi amici ma, già dal primo giorno, ho visto che ce n’era qualcuno che conoscevo già per via del basket. E Gabriele era uno tra questi, anche se a basket non ci sopportavamo molto!
Poi un giorno a basket lui si avvicina a me me impaurito (e, a dirla tutta, ero anche io un po’ timoroso), ci facciamo coraggio e iniziamo a parlare: alla fine di quella lunga chiacchierata siamo diventati migliori amici.
Gabriele è mio coetaneo, è alto e magro, con i capelli e gli occhi castani. Si pettina sempre con un bel ciuffo alla moda ed è molto simpatico. È molto sensibile, generoso, allegro e con la battuta sempre pronta. Mia mamma dice che è molto educato.
Oggi a noi due si è unito anche Alberto: gioca anche lui a basket e lo abbiamo conosciuto qui alla scuola secondaria.
Sono molto felice di avere due grandi amici come loro e spero che anche loro pensino la stessa cosa di me.
Spero che questa amicizia duri a lungo e che nessuno di noi tradisca L' altro.

 

Jacopo
 
 
                                                                           10 luglio 2016,ESTATE
Cara Irina,
 
Da un mese ho incontrato una persona a me familiare.
Eravamo al bar sotto casa,sempre pieno di gente,e appena girato lo sguardo  mi sono ricordata chiaramente di quella persona.
Ci conoscevamo fin da piccole,eravamo nate lo stesso giorno e le nostre mamme avevano frequentato la stessa scuola per anni.
È iniziato tutto da quel momento,in cui mi sono venuti in mente molti episodi che avevamo vissuto io e lei,ma senza mai incontrarci.
Allora,sbalordita sono corsa subito da mia mamma a chiedere spiegazioni,scontrandomi  con una decina di persone.
Lei mi ha detto che,anche con molti sforzi,io sin da piccola non ho mai voluto fare amicizia con quella ragazza,perché,come riconosciuto da entrambe,mi è sempre sembrata antipatica solo dallo sguardo. Mi sbagliavo ... solo otto minuti di conversazione,è diventata una delle mie migliori amiche.
Ma ora mi tocca recuperare tutto il tempo non passato con lei,quindi ti saluto
 
Alla prossima
                                                                   La tua Emma

 

 

 

 

 


 
Caro diario,                                                                    26 ottobre 2013
 
 
Oggi ho incontrato una persona,  Marco, al parco mentre andavo sullo scivolo; lui è venuto a giocare con me e siamo diventati subito amici.
Marco è alto quanto me, ha i capelli neri, gli occhi verdi, è molto simpatico e gentile .
Di lui mi ha colpito molto la sua onestà perché sua madre gli aveva chiesto se aveva messo in ordine la stanza e lui, ha risposto no, infatti, poco dopo,  è dovuto tornare a casa a rimettere a posto la stanza e io sono andato sull’altalena.
Ciao, domani ti scriverò del nostro secondo incontro.

 

Francesco

 

 

 

26 gennaio

 


Io e Mia sorella ci siamo incontrati per la prima volta anni or sono all’ospedale San Paolo di Savona quando la vidi oltre il vetro della nuocere. Piangeva, all’epoca,  era già una rompiscatole, con una voce così sottile che non si sentiva. Subito era un po’ noiosa perché, come si sa, i bambini piccoli sono molto delicati, ma quando è diventata abbastanza grande per giocare insieme era molto più divertente. Io prima ero il più piccolo ma soprattutto ero l’unico nipote e nonni, bisnonni e zii, anche se venivano da lontano, erano quasi sempre ad Albissola a coccolarmi e a fare a gara per tenermi in braccio. Alla nascita di mia sorella  non cambiò molto, perché ero comunque il preferito di tutti.

 

 Scusa se mi sono un po’ perso nei ricordi di infanzia, ma ritorniamo al rapporto tra me e mia sorella. Mia sorella è più bassa di me, ma questo per forza perché ha due anni in meno(però, secondo me, io ero più alto alla sua età), è più magra perché non le piace niente al di fuori del cioccolato ,che però non mangia sempre. È castana come me e ha gli occhi marroni, sempre come me infatti ci dicono spesso che siamo molto simili.

 

Secondo me lei è: capricciosa, egoista, rompiscatole, presuntuosa, testarda e vanitosa,  in compenso è allegra e giocherellona e mi tiene spesso compagnia. Una cosa che mi ha colpito di lei è che è, e sarà, sempre una rompiscatole.

 

Giacomo

 

 

 

27 gennaio

 

 

 

Caro diario,
io all’eta’ di 8 anni ho conosciuto Jacopo nella nostra ex palestra di basket a Grana, mentre facevamo un esercizio ci siamo scontrati e abbiamo iniziato a guardarci con brutti sguardi, da lì in poi ad ogni allenamento ci stuzzicavamo.
Io frequentavo la scuola elementare di Albissola Marina e lui era a Superiore, poi all'inizio della terza elementare, quando sua mamma è stata trasferita nella nostra scuola, è arrivato lui nella mia classe.
Il primo giorno di scuola ci siamo ritrovati vicini di banco, abbiamo iniziato a chiacchierare ed a conoscerci meglio e da quel momento è iniziata la nostra grande amicizia che dura ancora oggi, abbiamo capito di avere tante cose in comune, siamo diventati inseparabili e migliori amici per sempre.
Jacopo ha il viso ovale, i capelli bruni e riccioluti, gli occhi marroni, porta l'apparecchio da poco e ha un viso sorridente.
Lui ha un carattere come il mio, simpatico e gentile, alcune volte e’ un po' permaloso ma tenace.
Ci siamo legati tanto e spero che la nostra amicizia possa continuare anche in futuro.

 

Gabriele

 

 

 

7 ottobre 2016   
 
Caro diario,             

 

Oggi  ho incontrato per strada Francesca, lei è una mia amica, la conosco da quando sono nata.
Ora ha tredici anni, ha i capelli bruni, un viso tondo con tante lentiggini, è alta e molto chiara di pelle.
È un po' testarda, ma molto simpatica.
Lei è sempre pronta ad aiutare ed è molto altruista per questo sono felice di averla incontrata.
Quando le chiedo un favore è sempre al mio fianco.
Di lei mi ha colpito la sua allegria e il fatto che sia molto generosa.
Non la vedo molto spesso, perché non abita qui, ma sono davvero fortunata ad averla conosciuta.
Presto ti parleró ancora di lei.

 

Matilde

 

 

 

 

 

 

 

27 gennaio

Caro diario, oggi vorrei parlarti della mia amica Ester ed io ci siano incontrate quando ero  ancora molto piccola, avevo 3 anni, mentre lei 14. Io non capivo nulla  perché era la prima volta che andavo in un ambiente sconosciuto, di solito io rimanevo a casa con i nonni quando i miei genitori dovevano uscire. Abbiamo un rapporto di amicizia un po’ strano visto che ci vediamo una volta all’anno, perché sta affrontando gli studi in America e non può  tornare in Italia, probabilmente si trasferirà definitivamente lì. Per questo motivo sono molto dispiaciuta, ma se ci rifletto mi rendo conto che l’America le offre più opportunità di inseguire i propri sogni, anche se ciò potrebbe comportare il non vederci più. Ester è una ragazza alta, abbastanza magra, con gli occhi azzurri, i capelli lunghi, biondi e mossi. Lei ha un carattere tranquillo ma allo stesso tempo creativo e divertente. La cosa che mi ha più colpito di lei è stata la voglia di stare con me in alcuni momenti, nonostante la nostra importante differenza d’età.

 

Francesca

 

 

 

 

 

20 novembre
 
Caro diario,

 

oggi è stato il mio primo giorno di recitazione, mi sentivo proprio fuori luogo, non conoscevo nessuno ed ero più timido del solito, la mia principale preoccupazione era fare delle belle scene e recitare decentemente nonostante l’ansia della nuova scuola.
Ma due persone sono riuscite a farmi sentire a mio agio fin dal primo giorno.
Era la prima pausa ed io stavo bevendo, e mentre apro la porta, senza guardare davanti a me vado a sbattere contro due ragazzi che stavano parlando, ho iniziato a chiedere scusa a raffica e pensavo di aver fatto  una figuraccia già il primo giorno, ma loro si sono presentati , e così ho fatto anch’io.
Uno si chiama Nicolò, un po' robusto, alto, intelligente e molto simpatico, mentre l’altro ragazzo si chiama Arturo, è il figlio di una delle insegnanti, anche lui parecchio simpatico, parecchio intelligente e pazzo, ma in senso buono.
Pensare che da una figuraccia, di quelle che faccio ogni giorno, siamo arrivati a vederci ogni mercoledì qualche minuto prima dell’inizio delle lezioni per poter parlare in tranquillità.

 

Tommy

 

 

 

 

 

 

 

Caro diario,

 

                                        12-01-2019

 

Ieri ho conosciuto Elena una ragazzina molto dolce e molto simpatica. Era seduta su una panchina e  ho visto una ragazzina da sola in un angoletto del parco, io mi sono avvicinata a lei e le ho chiesto che cosa ci faceva lì tutta da sola e lei mi ha risposto che non aveva amici e che voleva rimanere da sola perciò io le ho chiesto il suo nome e abbiamo iniziato a socializzare. È una persona molto sensibile e sincera e siamo diventate così amiche anche se ci conoscevamo da poco. Ha capelli biondi, occhi verdi e il primo giorno era vestita con dei pantaloni di jeans blu, una giacchetta rossa, con delle scarpe bianche ai piedi. Mi piace molto il suo carattere è sincera,divertente, simpatica e spontanea.

 

Quello che mi ha colpito di più di lei e che è una persona molto paziente, molto saggia e molto intelligente. Da quel giorno siamo diventate grandi amiche.
Ciao mio caro diario a presto!!!!

 

Irene

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gennaio 2006

 

 

 

Caro diario,

 

Io e questo essere, mia sorella,  ci siamo incontrati a casa, poichè era troppo pigra per venire in ospedale, ad assistere alla mia nascita. Io e mia sorella abbiamo un rapporto che condividiamo, che si può sintetizzare in: se mi tocchi, muori. Premettendo che a qualche disperato single potrebbe piacere, è bionda, capelli lunghi ed è più o meno alta. In una parola il suo carattere lo definirei satanico. L’unica cosa che mi ha colpito di lei è il fatto che la domenica dorme come un ghiro, così io ho la TV tutta per me.

 

Poi ti racconto il resto.

 

Elvis

 

 

 

 

 

Caro diario,

 

Io e Marco ci siamo incontrati a Karatè,all’inizio ci  odiavamo a morte,ma dopo un anno eravamo diventati migliori amici. Lui è più o meno alto come me,magro,capelli corti,per niente serio proprio come me che fingo di essere serio anche se non lo sono per niente, è simpatico e infine pazzerello. All’inizio per me era una cattiva persona,ma quando ci siamo conosciuti bene non era per niente così, anzi il contrario. Ciò che mi ha colpito di lui è stato il suo carattere che è migliorato tantissimo: comprensivo,gentile,simpatico.

 

A presto

 

Davide

 

 

 

 

 

 


16 settembre
Un giorno mentre ero a casa mia e stavo guardando la TV è arrivata una lettera per me, da parte di Ronaldo,  mi ha invitato a casa sua a Torino.
Arrivo lì e mi offre molte cose e mi fa  un autografo e dopo pochi minuti diventiamo amici e ci divertiamo molto insieme a giocare  a calcio anche se è nettamente più forte di me.
Ronaldo è un po' rifatto sulla faccia, capelli castani limpidi e un corpo fantastico perché da quello che mi ha detto fa sempre palestra.
Di lui mi ha colpito la sua potenza nel calcio, la sua simpatia, gentilezza e il suo umorismo.
Spero di incontrarlo e non mi dimenticherò mai questo giorno

 

Tuo

 

Gabriele

 

 

 

 

 

 

 

7 Luglio 2018

 

Caro diario,

 

Oggi è arrivato Simone, finalmente.....

 

Sono ormai nove anni che conosco Simone, un ragazzo simpaticissimo, sincero e tenace.

 

È un ragazzo dai capelli mori e corti, occhi castani, magro e alto quanto me, mi trovo molto bene con lui infatti non abbiamo mai litigato nei nove anni che ci conosciamo.

 

Passiamo ogni estate insieme, al mare o nel campo da pallavolo.

 

Di lui mi ha colpito il carattere, infatti è uno dei miei migliori amici e penso che lo rimarrà per sempre.

 

Caro diario ora ti devo lasciare, alla prossima!

 

Tommy

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Caro diario,                           18 settembre 2016
è appena iniziata la scuola e ho già fatto molte amicizie.
Una in particolare mi ha colpito particolarmente.
Ero nel cortile della scuola, durante la ricreazione, stavo camminando tranquillamente quando ho visto  una ragazza che  era caduta per terra.
Sono andata da lei a chiederle se andava tutto bene e lei mi ha detto di sì.
Aveva un aspetto buffo, capelli disordinati,le stringhe delle scarpe slacciate e gli abiti malmessi.
Mi sono presentata, dopo qualche giorno eravamo già amiche.
Mi ha colpito la sua goffaggine nel camminare, nel modo di parlare, nel modo di vestirsi, perché non avevo mai visto una persona più goffa di lei, ma mi ha anche colpito la sua enorme gentilezza e generosità come se dovesse sempre qualcosa a qualcuno.
Adesso stiamo migliorando il nostro rapporto sempre di più e spero che continui così
 
Sofia

 

 

 

 

 

 

 

13 agosto 2018

 

Caro diario,
Oggi a spiaggia ho conosciuto un ragazzo della mia età, è inglese, il suo nome è Rhys.
Lui è abbastanza alto, ha i capelli a fusilli, è di colore ed è abbastanza magro.
È molto simpatico, balla benissimo ( ballo di fortnite ) ed è bravissimo a giocare a calcio.
Di fatti per un periodo ha giocato nell’Arsenal giovanile, ma dato che aveva voti abbastanza brutti a scuola, i genitori hanno deciso di fargli abbandonare la squadra.
Purtroppo mi ha detto che non sa se l’anno prossimo tornerà, ma per fortuna ci siamo scambiati il numero di telefono così possiamo contattarci con whatsapp.
 Alessandro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sabato, 26 gennaio 2019
Caro diario,
oggi ti racconterò come ho conosciuto Lorenzo, uno dei miei migliori amici.
Io e Lorenzo ci siamo incontrati per la prima volta a basket un anno fa, verso inizio stagione, quando siamo stati convocati insieme  nella prima squadra e da lì siamo diventati in seguito amici; poi ho scoperto che frequentavamo anche la stessa scuola, ma in due sezioni diverse.
Lollo, come viene chiamato dagli amici, ha la mia età, è magro con un fisico atletico ed è molto più alto rispetto a me, è circa un 1,80 m; ha i capelli corti ricci e castani e con gli occhi marroni.
All’inizio credevo che fosse una persona taciturna e silenziosa, poi col passare dei mesi e fino ad oggi ho capito che è un ragazzo simpatico, divertente, vivace, chiacchierone, con chi vuole, ma in certe occasioni si dimostra anche molto rumoroso!
Ci divertiamo sempre, spesso andiamo insieme alle partite o agli allenamenti, e abbiamo passato anche delle belle esperienze come quando siamo stati a un torneo di basket vicino a Torino dove io, lui, Gabriele, Jacopo e altri due compagni di squadra, abbiamo dormito nella stessa stanza in un dormitorio dei frati.
Una mattina, verso le sei e mezza, uno dei miei compagni di nome Deni, ha lanciato la ciabatta di Lorenzo fuori dalla finestra e io insieme a Lollo, Jacopo, Gabriele e Deni siamo andati a recuperarla. Il dormitorio faceva un po’ paura al buio: quindi ci siamo fatti luce con il cellulare di Deni, però la porta di uscita principale era chiusa, allora siamo usciti da una porta secondaria e l’abbiamo recuperata facendo un po’ di rumore; tornati in stanza però ci aspettava a braccia conserte e in pigiama  il nostro allenatore e ci siamo meritati una bella sgridata!
Di Lorenzo, caro diario, posso confidarti che mi ha colpito soprattutto  la sua simpatia e quella sua espressione da innocente, che in realtà nasconde un ragazzo birbante e gentile!
Caro diario, buonanotte, vado a dormire.
 
Alberto
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

 


LA LETTERA



LETTERE  DAL PASSATO


Cara Isabelle,                                                                               Milano,10 Marzo 1630

 

 

 

 

 

Non pensavo che le condizioni igieniche di questa città potessero arrivare a tanto.

 

Le strade sono sporche, piene di cenci e cadaveri.

 

C'è la peste, un'epidemia letale per chiunque venga contagiato.

 

Mi sono barricata in casa per evitare il contagio, ma dubito che questa situazione  duri a lungo.

 

Scarseggia il cibo, non c'è più varietà di alimenti a causa delle carestie, guerre.

 

Quanto vorrei poter scappare in campagna, dove sei tu, lí le epidemie appaiono più lintane e meno mortali.

 

Quando suonano le campane, mi metto in ginocchio e prego Dio che faccia finire quest’ incubo.

 

Ho dovuto strappare e accorciare le balze dei vestiti, così che, quando esco sulla strada non tocco niente di sporco.

 

Essendo una sarta il lavoro mi è risultato più facile rispetto ad altre persone.

 

Mi tremano le gambe solo a sentire il tintinnio dei monatti, che prendono i corpi , li buttano sui carri e li seppelliscono in fosse comuni.

 

So già che prima o poi avró la peste e che mi seppelliranno insieme a tutti gli altri, ma fino a quel momento, combatterò per la sopravvivenza.

 

Spero che tu stia bene, a presto

 

 

 

Marta.

 


LETTERE PERSONALI


Rispondiamo a Christopher


8/2/2019

 

Albisola (SV)

 

 

 

 

 

Caro Christopher,

 

Il mio nome è Gabriele, ho dodici anni e vivo ad Albisola in provincia di Savona in Italia.

 

Mio papà si chiama Antonio, mi madre Nadia, ho una sorella di nome Elena più piccola di tre anni. Io non conosco la tua lingua e sono curioso di sapere da te alcune parole.

 

Sei molto bravo ad aver imparato l'italiano che non è una lingua semplice.

 

Albisola è  un paesino piccolo, ma affascinante viene chiamato il paese della ceramica: pittori e ceramisti, un po' di tempo fa, hanno lasciato un'impronta incancellabile, hanno realizzato una magnifica passeggiata con un miliardo di piastrelle tutte colorate, dando vita a meravigliosi disegni sul lungomare.

 

D'estate ad Albisola tutto è più bello, è bagnata dal mar Ligure, la nostra costa è alta e rocciosa. Il clima grazie alla presenza del mare è mite quindi gli inverni non sono tanto freddi, infatti raramente nevica; ma quando succede è come se fosse un giorno speciale.

 

La città è anche molto turistica, arrivano visitatori da tutta Italia persino esteri.

 

Ti scrivo questa lettera anche per mostrarti  me stesso, io sono molto solare, certe volte permaloso ma molto tenace. Ho gli occhi marroni, i capelli castani, e sono magro. Quotidianamente vado a scuola dove ho tanti amici, e persino anche compagni di basket (i miei migliori amici).

 

Dopo scuola, faccio i compiti e successivamente vado a giocare a pallacanestro a Savona, mi piace tantissimo è il mio sport preferito, è la mia passione e inoltre mi diverto tantissimo insieme ai miei compagni, siamo una vera squadra.

 

Mi piace anche molto disegnare, a te cosa piace fare?

 

Spero tanto di sentirti presto, e che avrai voglia di scrivermi dellle tue tradizioni e di come passi la giornata quotidianamente. Fai uno sport? 

 

Aspetto tue notizie.

 

Tanti saluti, a te e alla tua famiglia, dal tuo amico italiano. Gabriele

 

                                                                      10.2.19    Savona
Caro Christopher,

 

sono molto felice di avere fatto la tua conoscenza e di possedere un amico dall’altra parte del mondo.

 


Ho deciso di scriverti perché morivo dalla voglia di risponderti e di scoprire posti nuovi.
Io vivo a Savona, una piccola cittadina a  nord in Italia, dove ci conosciamo un po' tutti, e dove ogni persona ha una sua storia, una storia che ti vorrei raccontare, ma immagino che le tre boccette di inchiostro che ho ora a disposizione non bastino, quindi ho deciso di raccontarti semplicemente la storia della città.

 


Savona è la città del chinotto, non puoi immaginare in casa nostra quante bottiglie facciamo fuori in un mese.

 


La mia città è tutta da scoprire, ci sono un sacco di fiere e di mercati, e quando passi per via Paleocapa non puoi fare a meno di puntare gli occhi sui banchetti di salumi e formaggi...sono dei capolavori!

 


Ma fino ad ora ho parlato solo di me, mi racconti qualcosa della Tanzania?

 

Sono molto curiosa.

 


Aspetto la risposta!

 


A presto

 


                               Emma
P.S. scommetto che ti è venuta l'acquolina in bocca!

 

 

 

 

 

8febbraio Albissola Marina,
Caro Christopher,

 


io sono Jacopo e ti mando un grandissimo CIAO dall’Italia!
Ti scrivo perché mi ha fatto piacere ricevere la tua lettera, sono molto entusiasta di avere un nuovo “amico di penna”.

 

L’Africa deve essere un paese molto affascinante, e spero che nella tua prossima lettera mi descriverai i paesaggi e le abitudini, sicuramente diversissimi da quelli italiani.
Io vivo ad Albissola Marina, una cittadina ligure in provincia di Savona famosa per la lavorazione della ceramica. Pensa che qui molti anni fa ha vissuto il pittore Asger Jorn e la sua casa, oggi, è un famosissimo museo! Ad Albissola c’è una passeggiata molto particolare, interamente pavimentata con mosaici creati da artisti famosi (uno su tutti, Fontana) che ti accompagna fino a Celle, costeggiando il mare. Albissola è infatti una località turistica e in estate gli stabilimenti balneari si riempiono di bagnanti e finalmente la città diventa viva. Sì, perchè in inverno è abbastanza deserta e non c’è molto da fare...a parte andare a scuola e dedicarsi allo sport. Io gioco a basket, e tu?
Mio papà lavora a Milano, quindi abbiamo una casa anche lì, dove mi piace andare quando non ho partite da giocare nel fine settimana. Milano mi piace perchè ci sono tantissime cose da fare: ci sono sempre delle mostre interessanti con laboratori per noi ragazzi, ci sono tantissimi negozi (anche quello dell’NBA, il mio preferito), c’è un parco enorme con le giostre, dei tricicli giganti da noleggiare e poi pavoni e scoiattoli. A Milano c’è anche la metropolitana, una sorta di treno sotterraneo velocissimo e c’è il tram, un autobus elettrico che viaggia su rotaie proprio sulla strada destinata alle macchine. Però è anche una città molto inquinata e non c’è il mare; io ci ho vissuto nei miei primi tre anni di vita, ma poi io e mia mamma siamo dovuti tornare in Liguria perchè io avevo sempre la bronchite e la tosse asmatica. Mio papà un po’ mi manca,  lo vedo tutti i fine settimana e poi preferisco vivere vicino al mare!

 


Tu di preciso dove vivi in Tanzania?  Com'è vivere lì? Ho letto che lì abitano i “Big five”: leone, leopardo, elefante, bufalo e rinoceronte. Li hai mai visti? Chissà che emozione! Io penso che morirei di paura!
Mi piacerebbe continuare questa corrispondenza e magari, chissà, un giorno riuscire a venirti a trovare oppure ospitarti qui da me.
Aspetto con impazienza la tua risposta e ti mando un abbraccio,
Jacopo
 
8 febbraio 2019

 


Un grandissimo ciao Christopher!

 


Il mio nome è Alberto, ho dodici anni, vivo in Italia a Savona e adesso sono in casa mia, in un palazzo a otto piani.

 


In famiglia siamo in quattro perché gli europei in generale non fanno tanti figli: c’è mio fratello Gabriele, mia mamma Rosanna e mio papà Antonio.
Mia mamma fa l’insegnante nella scuola che frequento io, mio papà è un ingegnere elettrico e lavora a Genova: spesso però mio padre, a causa del suo lavoro, è all’estero. Attualmente è in Tunisia e ci rimarrà per oltre un mese, ritornerà ai primi di marzo.

 


Grazie per avermi raccontato come svolgi la vita nel tuo paese, adesso ti sto scrivendo per raccontarti la mia vita quotidiana come ragazzo di città.
Savona si trova in Liguria, ha circa sessantamila abitanti, nella mia città ci sono tanti posti per divertirsi e per passare il tempo: ci sono due piscine, il cinema, a Natale c’è il Luna Park con tante attrazioni: la mia preferita sono gli autoscontri, ci sono parchi, campetti da basket, il bowling, ci sono le spiagge e si può fare il bagno; in estate vado sempre a spiaggia e mi diverto un mondo: con i miei amici vado alla boa, gioco a calcio e a beach volley.

 


Vado a scuola ogni mattina dalle otto alle due, il martedì e il giovedì sto a scuola fino alle cinque, ma il sabato e domenica non ci vado.

 


La mia scuola è in un comune vicino a Savona, ad Albissola Marina, è molto particolare perché all’inizio era un ospedale: ha le aule molto piccole, c’è la mensa, una piccola palestra, un grande giardino in cui  andiamo a giocare dopo mangiato, l’aula di arte, una piccola biblioteca, l’aula musica, il laboratorio di chimica, l’aula video e l’aula magna in cui c’è la lavagna multimediale e il video proiettore.
Io sono nella sezione A, abbiamo in comodato d’uso gli iPad della Apple a scopi didattici, frequento il tempo prolungato: il martedì eseguo i compiti durante le ore di studio guidato, mentre il giovedì, a partire da metà febbraio, seguirò il corso di ceramica; nei mesi scorsi, aspettando che iniziasse il corso,  la professoressa di laboratorio  ci ha sempre portato a visitare dei  laboratori di ceramiche in Albisola: ho potuto vedere come vengono create e ho imparare la storia della ceramica.

 


Da noi la vita è molto diversa dalla vostra: tutti i ragazzi possono andare a scuola, compriamo  il cibo nei supermercati, l’acqua è  in casa e in abbondanza; i nostri vestiti, tradizioni, lingua e cultura sono molto diversi dai vostri.
Anche il clima è diverso: in inverno fa più freddo ma in estate fa meno caldo.
Io durante la settimana di solito sto tutta la giornata in casa perché ho tanti compiti, devo studiare e vado a fare pallacanestro, il mio sport dove mi diverto molto insieme ai miei compagni; raramente quando sono libero se posso esco a giocare a calcio con mio fratello perché è il mio sport preferito; anche Gabriele gioca a pallacanestro nella mia stessa società.

 


Io ho tantissimi amici  a spiaggia, a basket, a scuola, a catechismo ma non ho mai conosciuto un ragazzo particolare come te,  che proviene da un altro paese molto diverso dal mio!

 


Ciao, ciao.
Alberto
P.S: spero che leggerai presto la mia lettera e mi risponderai il più presto possibile, tienimi sempre informato su ciò che ti accade, mi raccomando!
 
 



Albissola Marina SV

 


 

8 febbraio 2019

 


Ciao Christopher,

 



mi chiamo Elvis, ho dodici anni, ma vado d’accordo anche con quelli più piccoli di me, sono molto magro, con capelli biondi ed occhi azzurri, e tu, che aspetto hai?

Ti scrivo per complimentarmi con te! L’italiano non è facile, e tu scrivi benissimo, io pensa che ancora oggi commetto degli errori!
😅

 



Nel mio paese, anche se piccolo, c’è molto da fare, ad esempio: passeggiare lungo la passeggiata degli artisti, fare snorkeling d’estate, ammirare le ceramiche locali, e tanto altro ancora.

 


Le nostre ceramiche locali sono come un simbolo per noi, esistono da secoli, e vengono ancora oggi lavorate. Noi abbiamo molti stili per dipingere le ceramiche, il più rappresentativo è l’antica Savona. L’antica Savona è uno stile molto semplice, poiché si basa solo su 2 colori, il bianco e il blu. Il blu è il colore più importante, poiché ogni singolo ceramista, ha un suo blu. Un grande ceramista albissolese è Tullio d’Albisola e presto, con la scuola, visiteremo il suo atelier. Sempre con la scuola siamo andati a Pozzo Garitta, una zona storica di Albissola, dove vari ceramisti a lavorare la propria argilla per  renderla friabile e lavorabile.  Pozzo Garitta era frequentato da un cantautore molto giavane, Fabrizio de André, che poi divenne molto famoso, e al  quale è dedicata la nostra scuola. Un fatto divertente è che a de André non piaceva la scuola, ma nonostante tutto, gli è stata dedicata una scuola…..

 


Una tradizione della nostra regione è il festival di Sanremo, soprannominato “il festival della canzone italiana”, che è in corso in questi giorni, ma che io non seguo.

Mi dispiace deludere le tue aspettative, ma vivere in città non è bello come pensi: l’aria è inquinata, il traffico è all’ordine del giorno e può capitare che si faccia persino fatica a camminare in alcuni luoghi. Questo succede  in grandi città come Genova, il capoluogo della mia regione.
Spero di incontrarti presto.

 

Elvis

 

 

 


Parlare di sè seguendo una traccia


Scrivi una lettera a un compagno o una compagna della scuola primaria che hai perso di vista. Raccontagli la tua vita alla scuola secondaria, le nuove esperienze e le tue amicizie.

 

 

 

Caro Pietro,                                                                       Albissola Marina 25/02/2019

 

Sono Jacopo e ti scrivo da Albissola Marina, per parlarti delle mie nuove esperienze in questo nuovo mondo cioè la scuola secondaria.

 

Per me è divertente e difficile andare a scuola perché, da una parte, incontro i miei amici più cari e, dall’altra parte, è difficile perchè bisogna stare quasi sempre attenti e bisogna anche studiare a casa.

 

Ho conosciuto nuovi amici tra cui Gabriele e Alberto che sono i miei migliori amici con cui scherziamo, giochiamo e ci divertiamo.

 

Con loro pratico il basket, uno sport magnifico e faticoso.

 

Gli unici problemi di questa nuova vita sono: il lunedì, perché sono un po’ depresso per la fine dei giorni di festa quando posso uscire con gli amici e giocare quasi tutto il giorno. Anche quando c’è una verifica sono depresso e mi sale l’ansia, ma, grazie a mia nonna, ho trovato una soluzione.......

 

Il primo anno delle medie è andato benissimo; mi sono ambientato subito e ho preso anche buoni voti. Quest’anno le lezioni e gli argomenti sono più difficili, ma comunque ce la sto facendo e, per adesso, riesco a fare sia basket che i compiti.

 

All’inizio di questi due anni ero un po’ timoroso, perché, alla spiaggia, tutti dicevano che la scuola era un inferno, ma si sbagliavano perché fin da subito ho capito che potevo divertirmi molto con i miei compagni di classe.

 

Tu come stai? Come va la scuola? Hai conosciuto nuovi amici?

 

Attendo con ansia la tua risposta.

 

Jacopo

 

P.S. Spero di poterti vedere uno di questi giorni e giocare a palla come facevamo in passato.

 

 

 

25 febbraio 2019

 

Albissola Marina

 

 

 

Caro Gianni,

 

ti scrivo per salutarti e chiederti come va; è dai tempi delle elementari che non ci vediamo! Ricordo quei bei momenti come se fosse ieri… è stato davvero un periodo fantastico. In quei cinque anni abbiamo legato tanto, peccato non poterci più rivedere; mi dispiace davvero che tu ti sia trasferito. Comunque, volevo solo raccontarti come stanno andando le cose qui nella mia classe: qua le cose sono sicuramente un po' più dure che alle elementari; nella scuola primaria le maestre sono molto tolleranti (soprattutto i primi anni) e pronte a passare sopra i nostri sbagli.

Alle medie è tutto diverso, com’è giusto che sia: le azioni proibite vengono sanzionate con una nota, e soprattutto non è così facile prendere bei voti: ti devi impegnare e studiare, o corri il rischio di essere bocciato e di dover ripetere l’anno. Queste cose però tu le saprai già; dopotutto, sei anche tu alle medie.

Piuttosto voglio parlarti delle esperienze che io personalmente ho vissuto in questa scuola: il primo giorno è stato un po’ traumatico; non sapevo come comportarmi con i nuovi compagni e i nuovi prof., anche se per fortuna metà dei nostri amici delle elementari sono finiti in classe con me. Comunque in pochi giorni ho fatto amicizia con i nuovi compagni e mi sono abituato ai nuovi prof. In questi due anni ho vissuto tante esperienze, positive e negative: gite, escursioni, litigi, nuove amicizie, laboratori, bei voti, brutti voti… tutte mi sono servite per crescere e maturare, anche se ho ancora tanta strada da fare. Tutto sommato, mi ritengo cntento di quello che ho vissuto e vivo: mi è capitata una bellissima classe, con compagni che sono diventati amici e prof. che ci stanno preparando al meglio per il nostro futuro. Insomma, non poteva capitarmi di meglio.

 

 

 

Ti rinnovo il mio invito a rispondere a questa lettera, come va da te? Ti trovi bene? Beh, comunque spero un giorno di rivederti.

 

 

 

Un abbraccio,

 

Daniele

 

 

 

 

 

 

 

 

Hai conosciuto un ragazzo della tua età su un social network. Per conoscerti meglio, ti ha scritto una e-mail. Rispondigli raccontando qualcosa di te.

 

 

 

 

 

Albissola Marina

 

25/02/2019

 

Carissima Giulia,

 

ti scrivo per raccontarti di me e della mia vita.

 

Il mio nome è Matilde, ho dodici anni e vivo ad Albissola Marina, un paesino ligure.

 

Sono una ragazza curiosa e altruista, ma sono anche molto testarda e permalosa, ho sempre ragione io.

 

Sono magra e alta nella media per la mia età, ho i capelli biondi e gli occhi verdi, il mio fisico non mi dispiace anche se preferirei crescere ancora un pochino.

 

Vado a scuola all’Istituto comprensivo De André; le lezioni iniziano alle ore sette e cinquanta e finiscono alle tredici e cinquanta.

 

La mia materia preferita è storia, perché mi affascinano molto i fatti accaduti nell'antichità, un'altra materia che mi piace é matematica, anche se i calcoli non sono sempre il mio forte.

 

Io frequento la classe 2ªA, che è una delle tre classi in tutto l'istituto che il martedì e il giovedì fa rientro a scuola fino alle cinque.

 

Nel pomeriggio, dopo la mensa e il cortile, abbiamo a disposizione due ore di compresenza, in cui possiamo fare i compiti, sono ore molto utili, altre due ore sono di laboratorio di ceramica, che è iniziato la settimana scorsa.

 

Durante il mio tempo libero, dopo la scuola, faccio sport ogni giorno, gioco a basket a Savona insieme ad alcuni miei compagni di scuola.

 

Amo giocare a pallacanestro, io faccio tre campionati, due con la squadra maschile e un campionato con la squadra femminile.

 

Sono sempre molto occupata tra allenamenti, tutta la settimana, e le partite sabato e domenica, ma riesco comunque ad organizzarmi bene con i compiti.

 

Quando perdo le partite sono triste, perché so di non aver dato il meglio di me per riuscire a vincere, però torno felice pensando che il giorno dopo avrò un'altra partita in cui devo giocare concentrata.

 

Oltre al basket, nel mio tempo libero, giro con i miei amici per Albissola Marina, lungo la passeggiata degli artisti o resto a casa a giocare con mio fratello Filippo, lui ha nove anni ed è una peste.

 

Ho una casa grande con tanti animali in cui mi piace vivere con la mia famiglia.

 

Questo è tutto quello che volevo dirti.

 

Sono molto contenta di averti conosciuto e di aver ricevuto la tua lettera.

 

Ho risposto a tutto quello che mi ha chiesto.

 

Per ora continuerò a scriverti tramite delle lettere, ma spero che tra un po' di tempo riusciremo finalmente di incontrarci e vedere di persona.

 

Non vedo l'ora di parlarti e dis conoscere ancora qualcosa di te, che non mi hai scritto.

 

A presto,

 

Matilde

 

 

 

Albissola Marina

 

25 Febbraio 2019

 

Cara Cecilia,

 

mi dispiace molto non averti più vista, mi ricordo di quando giocavamo tutti insieme in cortile, le classi si mischiavano e diventavano un tutt’uno. Mi ricordo di quando Sara ci aveva presentate, io non sapevo come comportarmi e cosa dire, ma poi tu hai incominciato a parlare e mi hai trascinata in un fiume di parole.

 

Le scuole medie rispetto alle elementari sono molto diverse, ci sono molte più attività, ma soprattutto l’ambiente scolastico è differente: sia per le aule come la nostra che hanno la L.I.M., per il laboratorio di ceramica, per la biblioteca, per il laboratorio di chimica,  per l’aula di musica e per l’aula del cineforum, ma soprattutto per il rapporto con gli altri. Fra i compagni si creano amicizie e continui litigi, siamo una classe molto agitata, come dicono i professori, chiacchieriamo troppo, invece di ascoltare gridiamo, in momenti tra l’altro inopportuni, ma tutta la nostra energia si riversa in cortile, dopo pranzo, infatti, poi, nelle ore pomeridiane siamo esausti.

Quasi dimenticavo una piccola informazione: ai professori bisogna dare del lei, per me non è una grande difficoltà, ma per alcuni sì, siamo in 2ª Media ed alcune volte ci sbagliamo ancora. Sinceramente io preferisco dare del lei, come regola fissa, anche perché alle elementari quando dovevo rivolgere una domanda alle maestre andavo sempre in panico, perché non sapevo se dare loro del tu o del lei.

 

La scuola è divisa in tre sezioni, la A, la B e la C, io frequento il corso A, come saprai già in parte la A è la sezione 2.0, quella con gli IPad, ed il tempo prolungato, durante un pomeriggio si fanno i compiti con la compresenza di alcuni professori, o il sostegno di matematica, mentre nell’altro la classe si divide in due parti, metà fa lezione di musica, in 2ª i compiti e l’altra parte il laboratorio di ceramica.

 

L’anno scorso abbiamo realizzato delle piastrelle con disegnati dei pesci, mentre quest’anno la scritta Istituto Comprensivo Albisole.

 

Alle elementari facevamo dei portali in ceramica, voi ora cosa state facendo?

 

Mi ero dimenticata di chiedertelo, che classe vorresti fare tu?

 

Quando andavo in 4ª giravano già le voci su cosa avremmo scelto, io credevo di scegliere la C; ma, poi, una volta saputi i dettagli ho scoperto che la C non faceva proprio per me.

 

Ma la Maestra Maria usa ancora i banchi a isole? E fa ancora gli scambi tra classi?

 

Qua alcune classi sono un po’ squilibrate, proprio perché siamo noi a sceglierle. Per esempio la mia classe è composta principalmente da maschi, sono sedici, mentre noi femmine sei. Le femmine si dividono in due gruppi precisi te di Albissola Marina e tre di Savona, di Marina ci siamo io, Sofia e Matilde.

 

Ora che ti ho parlato della parte divertente sono, però, costretta anche a parlare dello studio.

 

Alle medie di danno molti più compiti, ma soprattutto più lunghi e impegnativi, ci sono moltissime verifiche al secondo, e tanti argomenti difficili da studiare.

 

A differenza delle elementari non puoi sfuggire alle interrogazioni, ma soprattutto non esistono solo i voti belli ma ci sono anche il quattro e il cinque, lo so che ci sono anche alle elementari ma alle medie è molto più facile prenderli. Un esempio sono io in francese, non ci capisco niente, o meglio lo capisco, ma non è proprio la mia materia preferita e per questo non mi applico molto, anche se nell’ultima verifica pur avendo presa un’insufficienza, ne sono felice perché comunque mi sono impegnata e posso rimediare se continuo a farlo. Scommetto che di italiano e matematica prendi sempre dieci!

 

Ora che ti ho parlato delle scuole medie in modo più che esaustivo, mi sembra che tocchi a te rispondermi, esponendomi le tue impressioni.

 

Cordiali saluti, non vedo l’ora che anche tu inizi le medie così ci potremmo vedere più spesso!

Francesca

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


L'AUTOBIOGRAFIA